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Opus 120 No. 1 (nota dell'autore)

Brahms - Berio
Op. 120 n. 1
per clarinetto o viola e orchestra (1986)

Allegro appassionato. Sostenuto ed espressivo
Andante un poco adagio
Allegretto grazioso
Vivace

Ho accumulato un numero pressoché infinito di motivi per interessarmi – e occasionalmente dedicarmi in maniera esplicita – alla trascrizione. Ma un motivo per me inconsueto e apparentemente meno impegnativo degli altri è quello che chiede alla trascrizione di inserirsi nel tessuto più concreto, più quotidiano, addirittura privato dell’esperienza musicale. Per molti anni parecchi amici, virtuosi della viola e del clarinetto, mi hanno espresso il rammarico che il loro strumento non potesse giovarsi di un repertorio con orchestra sufficientemente ampio. Gli amici, dunque, con la complicità di un mio vecchio amore di gioventù (la Sonata op. 120 n. 1 in fa minore per clarinetto o viola e pianoforte di Brahms) mi hanno convinto.
Non è poi tanto semplice trasformare in orchestra il pianoforte di Brahms, in maniera tale da farlo dimenticare e dare l’impressione che il lavoro sia stato concepito per orchestra. La Sonata diventa quindi quasi un Concerto e, «quasi come» fossi Brahms, ho scritto una breve introduzione al primo movimento e una, brevissima, al secondo.
Questo lavoro è stato scritto per l’Orchestra Filarmonica di Los Angeles, dove è stato eseguito per la prima volta nel 1986.

Luciano Berio

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