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In occasione del Festival Luciano Berio che si terrà a Radicondoli (SI) dal 26 al 28 maggio 2023, il Centro Studi Luciano Berio organizza delle Masterclass speciali di pianoforte e di violoncello tenute dai docenti Prof. Andrea Lucchesini e Prof. Claudio Pasceri.
Le masterclass si svolgeranno il 27 maggio 2023 a Radicondoli e saranno dedicate alla prassi performativa di alcune opere per pianoforte e per violoncello di Luciano Berio. Esse sono rivolte a giovani musicisti/e italiani e stranieri che hanno già in repertorio brani di Berio e/o che vogliono usufruire di un’opportunità di perfezionamento e approfondimento con docenti altamente specializzati in questo repertorio.
Le masterclass sono aperte a musicisti di ogni nazionalità che non abbiano compiuto 35 anni al 31 dicembre 2023.
I partecipanti saranno selezionati da una commissione formata dai due docenti più membri interni del Centro Studi Luciano Berio. I docenti si riservano di indicare i due migliori corsisti (uno per strumento) per la partecipazione a un concerto interno al Festival Luciano Berio 2023 che si terrà a Radicondoli il 26 novembre 2023.

Le candidature devono essere presentate entro il 31 marzo 2023. Le masterclass sono aperte a uditori esterni previa iscrizione via mail (festival@lucianoberio.org) entro il 30 aprile 2023.

Per scaricare il bando con tutti i dettagli cliccare qui.

Il 10 e 11 marzo 2023, presso la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium – Auditorium Parco della Musica, si è tenuto Luciano Berio e la multimedialità, incontro articolato in seminario didattico, proiezioni video e giornata di studio, a cura di Angela Ida De Benedictis e Federica Di Gasbarro.

L’ampliamento dei confini del linguaggio musicale mediante l’interazione tra vecchi e nuovi media e l’allargamento dei mezzi di trasmissione del messaggio sonoro hanno rappresentato una sfida incessante nella carriera di Luciano Berio (1925-2003).
Il suo incontro con i nuovi media risale alla prima metà degli anni Cinquanta e approda a una prima importante tappa con la fondazione, insieme a Bruno Maderna, dello Studio di Fonologia Musicale di Milano della Rai, tra i primi laboratori di musica elettronica in Europa. In questo Studio, Berio sperimenta nuove forme di interazione tra musica strumentale, vocale ed elettronica.
Negli anni Settanta, Berio si cimenta con il mezzo multimediale per eccellenza, la televisione. Il ciclo di trasmissioni C’è musica e musica, andato in onda per la prima volta in Rai nel 1972, si pone come un unicum nel panorama televisivo dell’epoca e fa della TV uno strumento di alta divulgazione della cultura musicale internazionale, destinato ad ampliare gli orizzonti sonori e le conoscenze dei telespettatori italiani.

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Dal 27 al 29 maggio 2022 si è tenuto a Radicondoli (SI) un fine settimana dedicato a Luciano Berio e al profondo legame instaurato dal compositore con il borgo toscano prescelto dagli anni Settanta come luogo del cuore e dimora prediletta per lavorare e trascorrere il tempo con la famiglia e gli amici più cari. L’iniziativa, dal titolo Suoni e occasioni: Radicondoli ricorda Luciano Berio, ha voluto celebrare “il Maestro” (così lo chiamano a tutt’oggi gli abitanti del borgo), attraverso la condivisione di ricordi e testimonianze delle persone che l’hanno conosciuto e fatto parte della sua vita. L'organizzazione è a cura di Radicondoli Arte in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio e con la Scuola di Musica Radiconvento (Dulcimer Fondation pour la Musique).
Il weekend si è articolato in vari appuntamenti, che hanno previsto proiezioni audiovisive, esposizione di materiali d’archivio, incontri con il pubblico, interventi musicali e un concerto dell’mdi ensemble con opere di Berio, intercettato da letture di suoi testi. Il fil rouge di tutti questo momenti è stato il concetto di “occasione”, declinato in varie accezioni e ripercorso attraverso la biografia artistica e umana di Luciano Berio.
 
Per rimarcare il rapporto tra Luciano Berio e il borgo toscano, abbiamo raccolto in questa pagina estratti da testi e interviste dove il compositore parla di questo affetto speciale.

Alcuni scatti dell'incontro con il pubblico, che si è tenuto il 28 maggio al Teatro dei Risorti di Radicondoli, sono raccolti qui.

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Bruno Maderna © Gisela Bauknecht [Sammlung Bruno Maderna, Paul Sacher Stiftung Basel]

Nel centenario della nascita, il Centro Studi Luciano Berio vuole rendere omaggio a Bruno Maderna attraverso una piccola collezione di documenti d’archivio, in parte inediti, che restituiscono l’intensità di un sodalizio umano e artistico unico nel suo genere. Accostate come tasselli di un variopinto mosaico, immagini, parole e musica indicano in modo inequivocabile, talora commovente, la forza di un’amicizia in cui era impossibile tracciare frontiere tra un donare e un ricevere fatto di affetto, entusiasmo, voglia di conoscenza e anche di disincantato pragmatismo. Ma, soprattutto, di un comune modo di sentire e vivere la musica in modo totalizzante, come «un incantato paesaggio, un documento di noi tutti uomini del passato, del presente, del futuro».

Per il nostro omaggio a Bruno Maderna, cliccare qui.

È uscito l’elegante cofanetto dell’etichetta tedesca Bastille Musique di Sebastian Solte con i nove Chemins di Luciano Berio. Composti tra il 1965 e il 1996 come sorta di “citazione, traduzione, espansione e trascrizione delle sequenze per strumento solista” – per parafrasare le parole dello stesso compositore – questi Chemins ne sono anche le migliori analisi. 
Il doppio CD, accompagnato dalle note al programma e da un bell’apparato iconografico, ripropone al pubblico la registrazione dal vivo dei sei concerti dell’Orchestra Sinfonica della WDR che si sono tenuti tra il 2016 e il 2017 per il ciclo Musik der Zeit di Colonia: sette direttori d’orchestra e altrettanti solisti hanno partecipato a questo ambizioso progetto, che include la registrazione, in anteprima mondiale, di Chemins IIc.
Per la recensione del disco, leggi qui.

I concerti con musiche di Luciano Berio proseguono fino all’estate 2020. Qui di seguito segnaliamo gli eventi più rilevanti (per l'elenco completo, cfr. il Calendario delle esecuzioni).

Folk Songs è in programma a Innsbruck, con il mezzosoprano Elisabeth de Roo e il Windkraft ensemble diretti da Kasper de Roo (18 marzo), a Birmingham, con Charlotte Sleet e l’ensemble del Royal Birmingham Conservatoire diretti da Daniele Rosina (27 marzo), e a Aalborg, con Ninna Bugge Rasmussen e la Aalborg Symphoniorkester diretti da Eirik Haukås Ødegård (10 giugno).
Coro è eseguito all’Opéra di Losanna dal Coro e dall’Orchestra degli studenti della Hautes école de musique latines, sotto la direzione di Emilio Pomàrico (2 aprile).
Rendering è presente in vari programmi concertistici: a Milano, con i Münchner Symphoniker diretti da Kevin John Edusei (8 aprile) e a Budapest, nel quadro del Budapest Spring Festival, con Zsolt Hamar che dirige la Hungarian National Philharmonic Orchestra (17 aprile).
Différences è portato in concerto dall’Ensemble Phoenix Basel e Christof Stürchler alla regia del suono diretti da Jürg Henneberger in due concerti alla Gare du Nord di Basilea (18 e 19 aprile).

Il Centro Studi Luciano Berio è lieto di annunciare che il 24 ottobre 2019, in occasione del 94° anniversario della nascita del compositore, è stata nominata a Firenze una strada in suo onore. Via Luciano Berio si aggiunge ad altre vie e spazi pubblici dedicati a Berio negli anni successivi alla sua scomparsa nel 2003: a Roma, Genova, Milano, Radicondoli (SI), Imperia e Jávea (Alicante).
Situata emblematicamente nelle adiacenze del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Via Luciano Berio è parte di via del Fosso Macinante e situata all’incontro tra Viale Fratelli Rosselli e Piazza Vittorio Veneto. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo alle 10:30 alla presenza dei rappresentanti del Comune di Firenze, del Maggio Musicale Fiorentino, di Tempo Reale, dell'Orchestra della Toscana, della famiglia Berio e del Centro Studi Luciano Berio.
Nel corso della cerimonia, sono state eseguite da Andrea dell’Ira e Claudio Quintavalla – prime trombe dell’Orchestra del Maggio – due brevi brani di Berio: Fanfaretta per Tartuca per due trombe e Gute Nacht per tromba sola.
L’intitolazione è stata decisa dalla giunta di Palazzo Vecchio per sottolineare lo stretto legame che il compositore ha avuto con Firenze: Berio infatti è stato direttore artistico dell’Orchestra della Toscana (1982-84), direttore artistico della 47a edizione del Maggio Musicale Fiorentino (1984) nonché fondatore e direttore artistico di Tempo Reale, centro di ricerca, produzione e didattica musicale (1987-2000).